2022_ Venustas | Totem Vita
Plexigrafia (50×70) – Biennale dell’incisione Italiana Contemporanea Domenico Fratianni Campobasso Palazzo GIL
La forza della vita è nel tempo questo è ciò che lega l’opera alla realtà della vita attuale con radici che affondano nell’antico e con sviluppo estetico rivolto alla natura che vibra intensamente in testimonianze che affiorano mediante i segni delle antiche culture che affiorano nei miei disegni su carta e nelle incisioni su metacrilato nella trasparenza della materia adoperata sigillando l’ opera per una archeologia del futuro.
2022_ Totem
2022_ Il nido
Pinacoteca Comunale d’Arte Contemporanea 2022 Francesco il senso della meraviglia. XXXIV Porticato Gaetano Gaeta
2021_ Come foglia
2020_ Sottosopra
2020_ Alta Tensione
2020_ Sinestesia – CAM Casoria Pandemic Art
2020_ Sinestesie in proiezione
2020_ Mondus imaginalis:
In extremum Iter, Attesa, Compresso mentis, In luce vitali, Senza inganno
2020_ Visione congiunta, ARS VIRUS EST Ass. Cult. Tempo Libero Napoli
2020_ Indizi di profondità, Tenuta la Trafanella – Valle Pratese Monteroduni
2020_ Tiepolo, – Infiniti mondi- Accademia di Belle Arti – Napoli
2019_ Surgere, Resort Il San Cristoforo – Ercolano
2019_ Papiro
2019_ Verso il palpito
2018_ MoMu Molino Museo, Montenero Val Cocchiara (IS)
“Raccogliere la luce…è poesia di un luogo”
“Ossario,” monito e memoria dei cavalli che abitano il pantano, inondato, gelato, fiorito nelle diverse stagioni, è un’installazione temporanea con forte richiamo alla razza del cavallo Pentro, che da secoli è presente sul territorio; pensato unicamente per questo luogo, intende accomunare il rispetto per la natura e la terra. Con esso, Cristinzio, ha inteso rappresentare il profondo legame fra la natura con le forze che essa è in grado di scatenare e la difficile vita dei cavalli bradi, una riflessione sulla caducità della loro vita, un segnale in memoria di tutti quei giovani puledri uccisi dai lupi.
L’opera è composta da semplici forme triangolari realizzate in acciaio che opportunamente piegate compongono un prisma, la cui cuspide è dotata di una parte girevole per seguire il vento. Essa è realizzata con metacrilato trasparente verde-fluo adatto a catturare la luce e ad assumere una notevole funzione percettiva, un segnale che simbolicamente mantiene vivo il messaggio.
L’installazione ha un forte valore poetico, evidenziato dalla materia ossidata con una tecnica particolare a cui è affidato il pathos dell’opera, che allude all’acqua e alla terra a testimoniare i segni del tempo e le erosioni causate dagli intensi fenomeni naturali del luogo. Alla base dell’installazione sono deposte le ossa dei cavalli raccolte nel territorio boschivo della zona.
Strati-grafie, due strutture in acciaio si affiancano disposte sul prato antistante il MOMU, una installazione che sintetizza gli elementi significanti della natura in cui il piccolo museo è immerso.
Un insieme di forme intagliate, incise nelle lastre fluo-trasparenti che rimandano a squarci boschivi, dove appunto, la luce e l’ombra si susseguono in una minuziosa alternativa luministica. Una intensa sintesi di luce, forme e colore, per raccontare la consequenzialità del tempo e la pura poesia del luogo con le materie, i metacrilati, che l’artista predilige da molti anni.
2018_ Complesso monumentale Santa Maria la Nova
Mostra: Oltre il Chiostro la luce nei segni dei tempi , Complesso Monumentale Santa Maria la Nova:
_ nel Chiostro posizionata sul pozzo: “Punto focale”
_ nella nicchia: “Confessionale”
_ nella Chiesa : “Le Mense”
(materie: acciaio Corten, metacrilato fluo)
Fotografie di Fabio Donato
2018_ Transito
Palazzo Sirignano, Laura Cristinzio performance “Transito” (materie metacrilato fluo + luce elettroluminescente), foto Nando Calabrese.
2016_ Refugium
“Sensi” linguaggi creativi. Risonanze: metamorfosi enigmi memorie . Pompei.
2015_ Vorago
“VORAGO” si configura con la forma di una chiocciola, è un invito a percorrere e riflettere fino a raggiungere il fulcro, l’acqua occupa una forma circolare e si presenta come fosse in ebollizione con inaspettate proiezioni verso l’alto di un sottile getto illuminato nelle ore del buio. Forte è il rimando alle energie del territorio vulcanico. Resort Vesuvio Il San Cristoforo. Ercolano,
2015_ Ultimo reperto
L’installazione, al centro del monumentale atrio del MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli, propone e “interpreta” la “Villa di Poppea” a Oplonti, suggestivamente sintetizzandone spazi e illusioni prospettiche, affreschi e mosaici. La relazione tra forma architettonica ed idea diventa l’incipit di tutta l’opera scultorea. Potremmo dire che è un messaggio intenso e diretto che esprime il concetto di bellezza attraverso la metafora del viso di Poppea Sabina.
2014_ Venustas
La bellezza interiore,tracciata nella lastra di alluminio, si fonde con l’umana bellezza che vi si riflette. Immagini leggere in fugaci suggestioni. Alluminio specchiante, metacrilato fluo.
Venustas – Spazio Comel Arte Contemporanea – Latina
2014_ Ianua
Un poderoso trilite, simbolo del varco d’ingresso che mette in stretto contatto percettivo – sensoriale l’acqua e il fuoco, il mare e il Vesuvio, collocato nella parte alta di un esteso parco orientato sull’asse est-ovest alle falde del Vesuvio. Blocchi di pietra lavica, metacrilato fluo, acciaio corten . Ercolano, Resort Vesuvio Il San Cristoforo.
2012_ Libri d’artista
Opere in forma di libro: fotografie e incisioni su metacrilato
1995_ Bianco/nero
2004_ Castanea – Montella (AV)
2005_ Raccogliere la luce…è poesia di un luogo
2006_ Magma – Museo Archeologico Virtuale Ercolano (NA)
2008_ Assunta
2009_ Oltre – Biennale Libro d’artista Castel dell’Ovo Napoli
2010_ Rows of vines
2012_ Istanti
2010_ Le lune
Sospese e leggere nella loro trasparenza accolgono segmenti di fibra luminosa che espandono intriganti ombre e radianze inattese di un particolare colore, grin. Lo spazio interno si anima… (metacrilato e elettroluminescent fibers).
Museo Antico Convento dello Spirito Santo – Pellezzano (SA)
2009_ Solar
Le grandi lastre sagomate come elementi naturali e quinte scenografiche, concepite come strutture luminose con tecnologia a led….l’incrocio di lunghe ombre diagonali, che rompono l’omogeneità del percorso ritmandolo in maniera irregolare, conferisce a questo spazio circoscritto un’ atmosfera sospesa di giardino medioevale, luogo di sortilegi e di amori proibiti.
Real Sito di San Leucio, Caserta – Esposizioni: “Le luci e la pietra”.
2009_ Mistico
Plexigrafia, metacrilato stratificato e resina, coniuga un dialogo/confronto fra passato e presente fra scienza e sfera mistico percettiva, fra materia e luce.
Napoli. Museo Arca (Arte Religiosa Contemporanea), Santa Maria la Nova (2011)
2009_ MEDI-TERRA-NEO
Il rapporto di avvio della scultura, come suggerisce il titolo tripartito, è con la terra, matrice di ogni possibile filiazione, poi viene il mare, il varco, MEDI – TERRA – NEO, allude al mar Mediterraneo,…acciaio e metacrilato due materiali di forte contrasto, utilizzati e associati per dar corpo e forma ai concetti di terra e acqua. Alla luce artificiale è affidato il messaggio poetico-percettivo.
Padiglione Italia 2011 – 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia a cura di Vittorio Sgarbi – Pontecagnano Faiano.
2008_ Locus Nascendi
La luce intesa come energia vitale…cordone ombelicale…fra il dentro ed il fuori delle cose del mondo. La performance : gesti misurati, liberi, simbolici…fortemente aggreganti, avvolte nascono come un completamento naturale dell’installazione. Il filo di luce è la traccia continua di una scrittura possibile, che idealmente collega la memoria dell’immagine stessa con il suo farsi reale.
Metacrilato e pvc e fibre elettroluminescenti.
2008_ Iter ferratum
Posizionata nel piazzale d’ingresso alla stazione, concentra in se, nella solida struttura a traliccio alta 8 metri, l’idea del viaggio. Il fulcro dell’opera è il rosso della calotta posta alla sommità, appare turgida e dal cui stralcio fuoriesce un fascio di luce bianca. Essa evoca l’energia del territorio, un ipotetico percorso e al tempo stesso assolve alla funzione di richiamo percettivo per l’individuazione della stazione.
Ferrovia Circumvesuviana Napoli, stazione Bartolo Longo.
2008_ Intra craterem interno stazione Bartolo Longo
Ferrovia Circumvesuviana Napoli, stazione Bartolo Longo.
2008_ Blu
Villa Signorini – Portici | Terre Blu Caserta. Specchio – metacrilato, fibra elettroluminescente.
2007_ A Pier Paolo Pasolini
Il taglio sinuoso dell’acciaio accoglie il cuore fulcro dell’opera : una forma di colore rosso è il simbolo della prorompente creatività di Pasolini, poeta scrittore regista e allude alle idee nuove che Egli esprimeva e alla forza penetrante delle sue critiche al sistema politico. La sua poesia e tutta la creatività di regista sono rappresentate dalla materia trasparente rosso-fluo che nelle ore del buio è illuminata da led posizionati fra le due lamine. Acciaio Corten, metacrilato, led. Stele a Piazza Eratostene Roma.
2004_ Magma 2
2004_ Polipedi
Antiche coppe-braciere dell’accoglienza, nuove creature simboliche, eteree e trasparenti, ma allo stesso tempo solide nel loro radicarsi al suolo attraverso lunghi piedi accolgono la luce e ciò che essa evoca.
2004_ Elaion
Elios il sole, modella con la sua energia luminosa Elaion, il fluido prezioso che, raccolto in una concavità, scorre come un filo per congiungersi nuovamente alla terra che lo ha generato.La materia traspare si lascia attraversare generando riflessi, gioca nel dualismo concavo/convesso, materiale/immateriale. L’olio è la materia fluida del racconto: si raccoglie nel rame, dove incontra l’essenza del rosmarino. Materie: acciaio dolce metacrilato olio, rame
2002_ Plexigrafie
Il sofisticato spirito della creatività contemporanea ha dissolto le frontiere tra tecnologia e arte, come le contraddizioni conservatrici tra industria e bellezza, estetica e utilità. E’ questa sofisticatezza che ha fatto nascere l’artificiale dentro e dal “naturale”, ed è in questo contesto che l’artista Laura Cristinzio scolpisce la luce elettrica, elaborando polimeri e metacrilati secondo un principio basato sulla percezione e l’assorbimento: noi riflettiamo, come uno specchio, le sue forme, che risultano dall’integrazione tra la poesia della tecnologia e la disciplina dell’immaginazione. Questa arte della natura artificiale è un documento, ma un documento ottimista del nostro tempo. Amnon Barzel
Acciaio e metaclilato stratificato termoformato. Galleria D’arte Sangiorgio (NA)
2000_ Gioie di luce: Blu Napoli, Verde Capodimonte, Giallo Solfatara
1995_ Fuori dal buio
Collezione privata Fabio Donato
1998_ Telo di luce – “Pensieri notturni”
PVC con fibre elettroluminescenti. Atelier d’artista – Napoli
1998_ Giochi di luce
Performance in città – Piazza Bellini Napoli
Foto di Libero de Cunzo
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